TRADIMENTI - Romanzo




“Tradimenti” coniuga in maniera originale le modalità narrative del romanzo poliziesco con le tematiche proprie della ricerca dell’identità e dell’amore. La struttura formale da romanzo giallo è finalizzata infatti non tanto alla scoperta dell’assassino, quanto alla comprensione delle verità nascoste dietro l’apparenza delle cose. 
La storia sviluppa la tematica dell’opposizione tra esteriorità e sostanza, tra l'essere e l'avere. Una situazione di solidità e successo viene infatti messa in discussione da un elemento accidentale che ne svela l’intrinseca fragilità e costringe il protagonista ad una presa di coscienza della propria reale condizione e dei propri bisogni. 



Tradimenti - 0111 Edizioni - Collana Selezione 

Il romanzo è stato presentato al Salone del Libro di Torino nel 2009 e premiato, nel 2010, con il 3° posto alla IV Edizione del Premio “Città di Recco” e alla XII Edizione del Premio "Val di Vara".

(Non è più in commercio)
 

Tratto da Tradimenti 


"Quanti giorni erano passati da quel limpido mattino di marzo, quando, in via Partenope, aveva incontrato Emanuela e l’aveva trattenuta per un braccio, per non farla investire da un’auto? Un nulla, poco più di tre mesi, eppure quei mesi ora pesavano molto più dell’intera vita precedente, poiché avevano trasformato ogni cosa e ormai niente era più come prima: la vita organizzata dell’azienda, le ricerche, l’ufficio, la sua scrivania, la segretaria efficiente e carina, la casa luminosa e ordinata, il corpo profumato di Laura, l’odore del caffè alle sette del mattino, l’amore travolgente e disinibito di Jessica, le passeggiate a via Condotti, gli incontri con i clienti nei bar del centro. Niente, niente sarebbe più tornato al suo posto. Non tre mesi ma cento anni sembravano trascorsi da allora, e la sua vita sempre più assomigliava ad un sogno, fatto solo di bianchi fogli di calendario.
Ma non tutti i fogli avevano  lo stesso peso: alcuni gravavano sul suo cuore come sassi; altri, leggeri, erano volati via, senza lasciare traccia. Ora gli sarebbe piaciuto averli conservati, tutti quei fogli, segnati con i numeri rossi del calendario, per poterli lanciare tutti insieme dalla sommità di un ponte e vederli portar via dal vento, leggeri come farfalle che volano nell’aria. L’intera vita come un turbinio di bianche ali che scendono verso il letto del fiume, trascinate docilmente dalla corrente, senza rumore, senza dolore. Fogli, come lievi barchette che danzano sull’acqua, fogli come fiocchi di neve che si spargono lentamente e coprono il greto del fiume; la neve del tempo che porta il bianco nei capelli, che spegne il rumore della battaglia e regala oblio e silenzio, recando al cuore un conforto appena colorato di malinconia."

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